Kenya: Diani/Ukunda - Un cuore da salvare per Amiri Anderson Walle
23/10/2008
Ho conosciuto Amiri Anderson Walle a agosto 2008. Amiri ha un grave problema al cuore e necessita di un'operazione. E mi trovo nuovamente a chiedere aiuto a chiunque abbia voglia di contribuire per permettere a Amiri di riavere una vita normale, di poter giocare a pallone con i suoi amici, di poter riprendere a lavorare negli alberghi e di consentire alla propria famiglia di avere un uomo in casa in grado di portare avanti le cose.
Non conoscevo affatto il problema cardiaco di Amiri. Lui non ne ha mai parlato. Quando ho raccontato a Amiri che con questo blog ho anche ottenuto dei fondi per l'istruzione di alcuni bambini, ha sgranato gli occhi, ha guardato il suo amico e l'amico gli ha detto: "Diglielo!".
E così ha iniziato a raccontarmi che qualche anno fa gli hanno diagnosticato questo grave problema al cuore che non gli permette di fare grossi sforzi. Abbiamo fatto pochi passi e mi ha fatto sentire con mano sul suo cuore quanto battesse forte solo per aver camminato pochi metri. E mi ha mostrato diverse medicine che è costretto a prendere per evitare che abbia un attacco, o che il cuore smetta di farlo vivere.
Gli ho detto che al mio rientro in Italia avrei provato a far qualcosa, ma che tutto sarebbe avvenuto pole pole, piano piano. Gli ho detto di non crearsi illusioni, che io non volevo essere una speranza vana. Lui mi ha detto "non ho niente da perdere".
Gli ho detto che dal momento in cui avrei pubblicato una richiesta d'aiuto per lui sul mio blog, anche tanti dei suoi amici avrebbero saputo del suo problema.
Lui mi ha detto: "quando una persona non ha speranze, e pensa che sta per morire, se ha una sola possibilità di salvezza, non gliene importa niente se lo verranno a sapere tutti."
Ho raccontato di questo incontro alla mia amica Daniela, che subito mi ha messa in guardia su come sono tutti bravissimi a impietosire con le loro storie strappalacrime. Che non posso credere a tutto quello che mi raccontano, e compagnia bella.
Come mai, se ho conosciuto Amiri a Agosto, pubblico questa richiesta di aiuto solo oggi? Presto detto.
Sappiamo tutti che in Kenya è facile raccontare a un turista che si soffre di gravi malattie per poter avere un ritorno economico facile e senza sforzi. E' per questo motivo che ho scritto a Padre Angelo Fantacci dell'Associazione Oltre Le Parole, subito dopo il mio rientro dal Kenya. Ho chiesto a Padre Angelo di indagare per me sulle effettive condizioni di salute di Amiri. E dopo un primo scambio di mail, solo ieri ho avuto una risposta che dava conferma alle parole di Amiri sulla necessità di un intervento al cuore.
Riporto qui di seguito lo scambio di mail iniziato a fine agosto 2008.
28/08/2008 ore 18.59 - mia mail a Padre Angelo
Ciao Padre Angelo,
sono Roberta, la ragazza italiana che lunedi 25 agosto è venuta a farti visita alla Catholic Church prima che partissi per Mombasa.
Ho avuto il tuo indirizzo email da una donna italiana che è stata a Tiwi lo scorso anno.
Ti scrivo per raccontarti un po' di me e di quel che vivo ogni volta che vengo a Diani. Era la mia sesta volta quest'anno.
Ho iniziato a venire giù dal 2006. Vengo sempre da sola perché ho sempre tante cose da fare e credo che un compagno o una compagna di viaggio non riuscirebbe a starmi dietro.
Quando sono a Diani insegno italiano ai ragazzi che lavorano sulla spiaggia per le agenzie turistiche locali. Ho aperto un sito internet http://dianibeach.blogspot.com per dare una mano al turista che si reca nella zona di Diani e Ukunda, a muoversi fidandosi della popolazione locale. In questo modo, le agenzie locali riescono a guadagnare il giusto, il turista spende il giusto e i ragazzi della spiaggia hanno la loro commissione.
Nel sito ci sono anche tante informazioni su scuole e strutture che hanno bisogno di assistenza. Quando sono li, vado in giro per il distretto di Kwale a far foto e video di posti in cui c'è bisogno di una mano. Quando torno in Italia, monto tutto sul computer e metto sul mio sito. In questo modo, tutte le persone che vanno a Diani e che passano per il mio sito, sanno già dove possono andare.
A volte la gente parte dall'Italia senza la benché minima idea di quel che troverà in Kenya. E quel che faccio io è di fornire le informazioni necessarie perché nessuno parta impreparato.
E sul sito metterò anche le foto della Catholic Church e racconterò due righe del nostro incontro. So che tutti gli alberghi di Diani Beach danno informazioni ai propri clienti su tutto quello che sei riuscito a fare.
E tanti dunque vengono dagli hotel a dare il loro contributo.
Mi hai detto che tu non hai fatto niente. Non è vero. Hai fatto in modo che la gente al di qua e al di là del pianeta si fidasse di te e ti aiutasse a costruire un miracolo, mattone dopo mattone.
La fiducia delle persone è più difficile da guadagnare del denaro. E grazie alla fiducia che hai conquistato, stai facendo davvero dei prodigi laggiù.
Nel mio ultimo soggiorno ho conosciuto un ragazzo che ha bisogno di un'operazione al cuore. Mi adopererò qui in Italia per trovare i fondi affinché lui possa fare l'intervento. E avrei bisogno del tuo aiuto.
Penso tu conosca meglio di me la gente del posto e la tendenza comune a "cercare di impietosire il mzungu" anche quando non è necessario. Per cui mi piacerebbe che tu incontrassi questo ragazzo e verificassi con lui le carte mediche e tutti i fogli delle analisi che ha fatto.
Mi daresti così conferma che realmente ha bisogno di questa operazione.
Quel che io farei è di cercare i fondi tra la gente qui in Italia. Non ho mai avuto paura di chiedere aiuto agli altri. L'ho fatto per tanti bambini di Ukunda che ora vanno a scuola (parlo di scuole private) grazie all'aiuto di persone che mi hanno dato fiducia. E voglio chiedere una mano per questo ragazzo.
Una volta che raccoglierò i fondi, non vorrei inviarli a lui direttamente, ma a te! E tu o qualcuno di tua fiducia si occuperebbe di seguire le pratiche per l'operazione... pensi che sarebbe possibile? Ovviamente ci vorrà del tempo. Mi ha parlato di costi abbastanza alti per un intervento al cuore, per cui ora che li raccoglierò passerà tanto tempo, ne sono certa. Mi sto portando avanti.. ci tengo che tu incontri questo giovanotto e mi dica cosa ne pensi.
Se mi dirai che lo incontrerai, gli dirò di venire da te o di contattarti e portarti poi tutta la documentazione medica... non so, magari con l'aiuto di un medico riuscirete a farmi capire meglio di cosa ha bisogno...
Il suo problema cardiaco pare sia dovuto a una delle due valvole che non permette la corretta circolazione del sangue, forse perché troppo stretta... non ho ben capito...
Dimmi tu, hai piacere di incontrarlo?
Molti a cui ho già iniziato a raccontare di questo ragazzo mi han detto "perché lui e non un altro? c'è tanta gente che ha bisogno, perché salvare lui?"... perché io voglio aiutare questo qui, e magari qualcun altro vorrà aiutare gli altri.
C'è una storia che mi piace moltissimo e ti copio qui sotto:
"Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia: Le bestiole sul fondo, i crostacei, i piccoli molluschi venivano scaraventati a decine di metri sulla riva del mare. Quando la tempesta passò, l’acqua si placò e si ritirò… Ora la spiaggia era una distesa di fango, in cui si contorcevano nell’agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa. Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche delle troupe televisive per filmare lo strano fenomeno. Le stelle marine erano quasi immobili.
Stavano morendo. Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino, che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle marine. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente. All’improvviso, il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle marine e, sempre correndo, le porto nell’acqua. Poi tornò indietro e ripeté l’operazione. Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò.
“Ma che fai, ragazzino?”
“Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia”. “ Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvare tutte. Sono troppe! E questo succede su centinaia di altre spiagge! Non puoi cambiare le cose ! Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “ Ho cambiato le cose per questa qui ”. L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze. Ed erano in quattro a buttare stelle marine in acqua. Qualche minuto dopo erano cinquanta. Poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle marine nell’acqua. Così furono salvate tutte."
E' una storia bellissima, non trovi?
Ti mando un forte abbraccio e spero di avere tue notizie molto presto
Roberta
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31/08/2008 ore 19.44 - mail da parte di Padre Angelo
Cara Roberta,grazie della tua e.mail.Interessante la leggenda delle stelle marine.E' un buon insegnamento per chi vuole intenderlo e capirlo nel suo giusto significato.
Per quanto riguarda quel signore che hai incontrato lungo la spiaggia ti posso dire quasi con certezza che sono tutti degli straordinari canta storie.Di fatti simili ne ho sentiti parecchi e da tanti turisti.Scoprire il caso genuino,sincero e certo non è facile.A me personalmente sono successi casi simili:Mi mandavano addirittura degli assegni e il cash da dare alla persona che doveva essere operata.Meno male che non sono mai caduto nella trappola anche per un anticipo.E' stato scoperto dallabanca cche i cheques erano falsi e gli ammalati di cuore non esistevano.Ad ogni modo se vuoi mandarmi il nome,cognome,numero telefonico,residenza ecc. di quel signore mandamelo pure.Non sarò io indagare,ma manderò qualcuno degli anziani del consiglio parrocchiale.Loro sono più esperti di me e sanno come indagare per scoprire la verità.
Il tempo continua a fare un pò di capricci.La pioggia che cade fa piacere a tutti ed è accettata come un preziosa manna.
Augurandoti ogni bene,saluto te e tuoi famigliari con tanta affetto.
P.Angelo Fantacci
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01/09/2008 ore 9.28 - mia mail a Padre Angelo
Ciao Padre Angelo,
grazie infinite per avermi risposto così in fretta.
Oggi riprendo con il lavoro dopo un mese.
So benissimo di quanti a Ukunda, spesso si spingano a raccontare bugie pur di ottenere qualche euro in più da noi europei, spesso ingenui, spesso con un senso di colpa profondo nei confronti di chi è nato nell'altra fetta di mondo.
E' proprio per questo che prima di procedere ho voluto chiederti aiuto per verificare la veridicità di quanto Amiri mi ha detto.
Questi sono i suoi dati: Amiri Anderson Walle
P.O. Box 745 - Ukunda
E-mail: amirianderson@yahoo.com
Numero di tel: 0724 812869
Quel che si può fare è verificare la sua documentazione medica, o magari fargli fare altre visite per capire se si tratta di un'altra favola o di verità...
Grazie fin d'ora per tutto. So quanto è difficile scoprire dove sta la verità dove l'istinto di sopravvivenza vince su qualsiasi cosa e l'onestà non è certo messa al primo posto.
Oramai conosco bene i miei polli :) ma do sempre il beneficio del dubbio, perché non vorrei mai chiudere gli occhi prima d'aver verificato se questa stella marina è da salvare sul serio.
Ringrazio tanto te e chi si muoverà per farmi sapere qualcosa.
un abbraccio sotto la pioggia
Roberta
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...e finalmente è arrivata una risposta:
22/10/2008 ore 10.50 - mail da parte di Padre Angelo
Cara Roberta, chiedo venia per questa risposta ritardata.Ho gatto indagare da un mio cristiano di fiducia la situazione di quell'uomo che tu hai conosciuto lungo la spiaggia e che ha bisogno di cure mediche o di una operazione.E' stato curato anche da un nostro dottore cattolico ce schiama Ereri e ha confermato che il paziente ha bisogno di essere aiutato.Guarda tu quello che puoi fare.
Qua tutto tranquillo.Solo il turismo stenta a riprendere il volo.Ora tutti sperano che a natale ci sia il pienone.Forse l'avrà predetto qualche stregone....... musulmmano. La saluto con tanta cordialità,augurandole ogni bene.
P.Angelo Fantacci
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22/10/2008 ore 11.31 - mia mail a Padre Angelo
Ciao Padre Angelo,
che gioia sentirti. Grazie per aver fatto indagare sulla situazione di quel ragazzo.
Ora comincerò a scrivere un testo per fare una raccolta fondi che mi permetta di aiutarlo...
Ho una domanda importante. Posso far mandare i soldi a te con causale "Raccolta Fondi Roberta per operazione al cuore di..."?
E poi incaricheresti qualcuno di seguirla passo per passo? Si può fare una cosa del genere? Io purtroppo da qui non potrei seguire la vicenda medica di questo ragazzo, e rischierei, mandando a lui direttamente i soldi, che vadano persi... mentre se arrivano sul tuo conto, quando si raggiunge la quota, si potrà muoversi verso l'operazione!
Che mi dici? Si può fare? Posso scrivere nel testo che ho fatto verificare la sua condizione di salute da te e che tu mi hai confermato che è tutto vero e non si tratta di una bugia? Sai meglio di me che la gente è diffidente e la tua parola è una conferma... fammi sapere...
Il turismo piano piano ritornerà sulla costa keniota. Qui a Milano c'è stata da poco una manifestazione volta proprio a riportare l'interesse del turismo italiano verso il Kenya.
Speriamo bene.
Ti ringrazio infinitamente di tutto
Roberta
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Ora aspetto indicazioni da Padre Angelo su come muovermi per la raccolta fondi. Intanto io vi chiedo aiuto, e chiunque voglia darlo anche con pochi euro a testa, si possono fare grandi cose. Io lo so. Scrivetemi, non siate timidi!
Grazie a tutti
Roberta
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3 commenti:
in dicembre andrò in Kenya, a Diani, mi piacerebbe visitare la missione di Padre Angelo per potergli portare qualcosa dall'Italia (scarpe, vestiti, quaderni, matite...). Puoi aiutarmi a mettermi in contatto con la missione e spiegarmi come fare a raggiungerla fisicamente una volta a Diani.
Grazie e complimenti per il blog e la tenacia e lo spirito con cui ti impegni per dare una posibilità a chi è nato nella parte più dificile del mondo
Ciao anonimo,
questo è l'indirizzo email di Padre Angelo angelazio@wananchi.com
Una volta a Diani, se stai in un albergo, prendi un matatu per Ukunda e dici all'omino del matatu (mezzo di trasporto pubblico, tipo bus) di farti scendere alla Catholic Church, missione Saint Joseph. Percorri 10 minuti a piedi la strada sterrata dove c'è il cartello della missione, vai a destra e la riconoscerai dal campanile.
Ti conviene prima scrivere a Padre Angelo, ti fai lasciare il suo cellulare e vi mettete d'accordo sul giorno in cui desideri andare a trovarlo, in modo che lui sia li e non da un'altra parte proprio quando andrai tu.
Roberta
Grazie per la risposta sollecita!Mi chiamo Barbara, sono della provincia di Mantova e il mio commento appare, mio malgrado, come anonimo per .....scarsa esperienza informatica di blog: non sono riuscita a salvare il commento in altro modo che nella forma anonima. Grazie ancora!
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